La legge finanziaria per il 2021 ha prorogato ed integrato la normativa riguardante il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali (anche online), quotidiani o periodici.
Rispetto alla disciplina introdotta nel 2017, che ordinariamente riconosce un contributo commisurato al valore incrementale degli investimenti pubblicitari eccedenti l’ammontare di spesa sostenuta nel corso dell’anno solare precedente, l’attuale regime speciale prevede che, a decorrere dall’anno 2020 e sino a tutto il 2022, l’importo del credito d’imposta sia commisurato al valore totale degli investimenti effettuati.
Per gli anni 2021 e 2022 il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari viene quindi concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimeniti pubblicitari effettuati sui giornali (anche online), quotidiani e periodici, entro i limiti di spesa attualente pari a 50 milioni di euro per ciascun degli anni 2021 e 2022.
Le disposizioni agevolative previste per il biennio 2021 e 2022 non includono però purtroppo gli investimenti in campagne pubblicitarie sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali (in precedenza oggetto di agevolazione) che, al momento, risultano pertanto esclusi.
Si riepilogano di seguito, per comodità, le principali caratteristiche della normativa applicabile al biennio 2021-2022, già in parte commentate in nostri precedenti interventi.